“Ma che stiamo facendo?”
Se lo saranno domandato i giudici e i medici prima di staccare la ventilazione ad un bambino piccolo e indifeso?
Si saranno domandati che cosa sogni mentre dormi?
Si saranno domandati se sogni la tua mamma, il tuo peluche preferito o il mare, se pensi a come sarebbe respirare il vento o riconoscere l’odore della pioggia?
Si saranno domandati come è rimanere senza ossigeno e cercare in tutti i modi di insegnare al tuo corpo a respirare anche se non lo sa fare perché da qualche parte il meccanismo è inceppato?
Si saranno domandati come potresti essere da grande o se magari qualcuno oltre loro ha un altro bellissimo progetto per te?
Si saranno domandati se fossi stato il loro bimbo che cosa avrebbero desiderato per te?
Si saranno domandati se avrebbero in “coscienza” scelto la tua fine anche se fossi stato un pezzettino del loro cuore che non potrà mai assaporare la vita?
Non so caro Alfie se se le sono chieste tutte queste cose, so però che tu in quel piccolo corpo, stretto stretto al cuore della tua mamma, hai già dato tutte le risposte a tutti noi esseri umani che dovremo iniziare a farci tante domande.
Un bacio